Cantine Aperte nell’Italia della  Vendemmia a Settembre

Cantine Aperte nell’Italia della  Vendemmia a Settembre

di Giuseppe De Pietro

A settembre/ottobre il profumo delle uve e del mosto accoglie gli eno-appassionati nelle cantine del Movimento Turismo del Vino. È il momento in cui le aziende si animano del lavoro incessante in vigna e della selezione dei grappoli migliori, un periodo suggestivo per visitare i vigneti, partecipare insieme ai vignaioli alla raccolta dell’uva e alle prime fasi di lavorazione. Per accogliere al meglio gli appassionati, le aziende organizzano eventi speciali come mostre d’arte, spettacoli, concerti e molto altro. Trattasi di un evento che, data la specificità di epoche di raccolta diverse fra regioni e regioni, zone e zone, dà modo di organizzare un calendario più lungo per una fruizione turistica che consente, perché no, di andare anche in regioni diverse.

Abruzzo

In Abruzzo saranno ben 34 le cantine che apriranno le loro porte sabato e domenica. NB: Regolamento AbruzzoTutti i partecipanti potranno acquistare calice e sacca ufficiali di Cantine Aperte (calice serigrafato mtv abruzzo e sacchetta bordeaux) nella prima cantina visitata al prezzo di 5€ e con gli stessi potranno visitare tutte le cantine aderenti all’iniziativa per due giorni avendo diritto a una breve visita guidata alla cantina e alla degustazione di 2 vini dell’azienda. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza.

Basilicata

9 cantine aperte di cui 6 aperte entrambi i giorni e 3 aperte solo domenica 27 maggio, per riscoprire un territorio che sta crescendo e investendo nell’enoturismo.

Calabria

14 cantine aperte in Calabria, tra cui tanti nuovi associati. Numeri di telefono e email per maggiori informazioni.

Campania

Da Napoli a Salerno, dalla costiera amalfitana al casertano. 16 le cantine aperte in Campania nelle due giornate di sabato e domenica. Nelle schede cantine i programmi dettagliati. Numeri di telefono e email per maggiori informazioni.

Emilia Romagna

L’enogastronomia è di casa in Emilia Romagna, con ottimo vino, ma soprattutto prodotti alimentari simbolo della qualità italiana!

Circa 60 le Cantine Aperte sabato e domenica! Numeri di telefono e email per maggiori informazioni.

Friuli Venezia Giulia

Una regione che da sempre produce vini di qualità. Anche quest’anno collabora con Unicef per unire la passione per il vino alla solidarietà. Due i format per visitare le cantine: liberamente senza prenotazione (classico format di Cantine Aperte), oppure con visite o esperienze emozionali solo su prenotazione (a pagamento). Imperdibili gli appuntamenti enogastronomici come “Il piatto Cantine Aperte” e “A cena col vignaiolo“.

Lazio

14 cantine, aperte sia il sabato che la domenica (26-27 maggio) per chi vorrà scoprire la qualità enogastronomica del Lazio.

Liguria

Una cantina sola, ma estremamente di qualità in Liguria. Lunae Bosoni vi aspetta domenica 27 maggio.

Lombardia

Numerose le cantine del MTV Lombardia aperte domenica 27 maggio. Si punta ad attività ‘formato’ famiglia per far avvicinare anche i più giovani alla cultura del vino. E per chi vuole un’esperienza deluxe c’è Cantine Aperte Emotion!

Marche

76 cantine aperte sabato e domenica 26-27 maggio e la possibilità di vivere un Cantine Aperte all’insegna del gioco e della tecnologia. Prima di iniziare il tuo tour scarica gratuitamente l’app “Cantine Marche in Tour” e scopri come vincere una degustazione nella cantina che preferisci!

Molise

Degustazione di vini di qualità abbinati a prodotti tipici molisani nelle 3 cantine aperte domenica 27 maggio.

Piemonte

In Piemonte (26-27 maggio) tra le varie degustazioni e visite in cantina, spazio anche alla “Caccia al tesoro” enogastronomica, con tantissime attività una migliore dell’altra; il tutto immersi in paesaggi come Langhe e Roero, o Monferrato. Altre info sul Piemonte qui.

Puglia

In Puglia quest’anno si raddoppia, con le cantine aperte sia sabato che domenica! Gli enoappassionati potranno raggiungere le cantine aperte in bici, scaricare la app per avere tutte le informazioni sui vini e le opportunità di enoturismo della regione, ma soprattutto potranno decidere di vivere Cantine Aperte all’insegna del connubio vino e archeologia con gli itinerari enobus a cura di Eventi d’Autore. Tutte le info sulla Puglia qui.

Sardegna

La Sardegna attesi 5000 winelovers nelle 10 cantine aperte sabato e domenica. Tutte le info sulla Sardegna qui.

Sicilia

Da un’isola all’altra con la possibilità di scoprire in ogni città i migliori vini siciliani. Ben 26 le cantine che apriranno le porte sabato e domenica 26-27 maggio.

R.Grobas: Vendimia en la finca de Bodegas Fillaboa

Toscana

In Toscana Cantine Aperte ha uno slogan speciale “Gustiamo il bello della Toscana”: in ogni cantina potrete gustare, oltre all’ottimo vino, particolarità, curiosità e piccole bellezze custodite nelle cantine socie di

MTV. Cantine Aperte sabato 26 e domenica 27 maggio.

Trentino Alto Adige

Non poteva mancare il Trentino Alto Adige che nel weekend di Cantine Aperte 26-27 maggio propone 16 cantine! Anche in Trentino Alto Adige spazio al connubio vino&solidarietà con la collaborazione con l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica. Tutte le info sul Trentino qui.

Umbria

“Cantine Aperte – Che gusto!” in Umbria con 51 le cantine aderenti pronte a celebrare l’anno del cibo italiano nel mondo. Torna l’enometro per un bere consapevole. Si mantiene la collaborazione con AIRC e il sabato, in più, la tradizionale cena “A tavola con il vignaiolo“. Quest’anno, inoltre, cantine aperte anche agli amici a 4 zampe! Tutte le info sull’Umbria qui.

Valle d’Aosta

Degustazioni e abbinamenti gastronomici di scena in Valle d’Aosta domenica 27 maggio.

Veneto

67 le cantine del MTV Veneto aperte l’intero weekend sabato e domenica 26-27 maggio con programmi imperdibili. Tutte le info sul Veneto qui.

 

http://www.movimentoturismovino.it/it/eventi/4/cantine-aperte-in-vendemmia/

Segreteria Nazionale Movimento Turismo del Vino

Francesca Smacchi: 391.1723369

segreteria@movimentoturismovino.it

Via dell’Annunziata, 18 “Oratorio della Nunziatella”

06034 — Foligno (PG)

 

 

Valentino è tornato a Roma come negli anni ‘90

Valentino è tornato a Roma come negli anni ‘90

Lo show fashion di Valentino riporta l’alta moda sulle scale di Piazza di Spagna con uno show spettacolare ed emotivo.

di Franco Gualtieri

«La donna Valentino!». Il frame, che in questi giorni è rimbalzato ovunque sui social, viene da Donna sotto le stelle, un programma che nel 1992 andava in onda su Rai1 e che, pur con lo stile roboante della tv di quegli anni, dal 1986 dava uno spazio in prima serata alle collezioni di alta moda, cosa mai più successa nella tv italiana. Dal 1993, con il passaggio su Canale5, Donna sotto le stelle si aprirà anche al prêt-à-porter, fino alla definitiva chiusura nel 2003. I video sgranati di quelle serate, e le sfilate che si sono svolte sulla scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna, nel centro turistico di Roma, sono piccoli grandi vezzi per gli appassionati, ricordi registrati di un’epoca che in molti non abbiamo vissuto, ma che abbiamo visto passare in replica sulle nostre tv.

 

 

 

   Tra il partere di Donna sotto le stelle – o meglio, dietro le transenne – c’era anche Pierpaolo Piccioli, quando ancora era uno studente e quando ancora l’idea che un giorno potesse trovarsi alla guida di Valentino era solo nella sua testa. Invece in quel marchio Piccioli ci passerà ventitré anni della sua vita, gli ultimi sei dei quali alla direzione creativa, anni in cui ha riscritto moltissime volte il significato di Valentino: prima nella sua testa, appunto, e poi nell’immaginario collettivo. Così venerdì 8 luglio Valentino, le storie che si porta dietro e quelle che vuole ancora raccontare, è tornato a sfilare su quella scalinata mitologica, con uno show che ha riportato la moda in una città che di moda è anche vissuta, ma che sembra essersene dimenticata. I 102 look che si sono succeduti con studiata lentezza, accompagnati dalla voce limpida di Labrinth, sulla lunghissima passerella naturale che è Roma, erano il compendio di quello che Valentino è per Piccioli, ma anche un po’ per chiunque abbia reclamato un pezzo di questo marchio storico. C’era infatti il rosso, c’erano il bianco e il nero, c’erano le cappe fluide e i lampi fluo distribuiti su gonne, giacche e soprabiti, c’era il Pink della collezione Autunno Inverno 2022, c’erano modelle di tutte le taglie e provenienza, c’erano le tante forme che la moda di Piccioli può prendere: abito fluido che abbraccia il corpo, copricapo di piume che ingigantisce la silhouette, maschera glitterata che confonde i connotati.

La “donna Valentino”, nel 2022, è molto diversa da quella che nel 1992 vedevamo passare sulle nostre tv, ma anche da molta couture che abbiamo visto in questi giorni. Se infatti un buon numero di marchi di alta moda, per motivi che hanno molto a che fare con l’economia post Covid, hanno cementificato il loro immaginario conservatore (basta pensare a Chanel), Pierpaolo Piccioli continua invece a mantenere Valentino in perenne tensione, nella costante ricerca della bellezza e delle sue molteplici forme. Si tratta di abiti per loro natura elitari, certo, come ha dimostrato la passerella finale di tutto l’atelier: per crearli ci vogliono tante persone e tanto talento, conoscenza, ci vuole infine capacità immaginifica di superare i limiti della tridimensionalità, visto che «l’ artigianalità dell’alta moda cita la pratica artistica, anche senza volersi identificare con essa», come ha scritto Piccioli nella lettera che accompagnava le note dello show. Ma sono anche abiti che, da Trinità dei Monti all’atelier di Piazza Mignanelli, possono regalare un momento di bellezza per tutti, compresi gli studenti che erano presenti alla sfilata e che Piccioli ha voluto apposta portare al di qua delle transenne. Perché chissà cosa c’è nelle loro, di teste.