Il viaggio di lusso? Ormai non più!

Il viaggio di lusso? Ormai non più!

di Giuseppe De Pietro  

Pensi di vendere viaggio meravigliosi? Il lusso sarebbe la svolta sicura per il tuo business che ahinoi, per il lusso non esistono tempi di crisi!

Gli italiani, si sa, difficilmente rinunciano alla vacanza: è per questo target non occorre stringere la cinghia.

La sorpresa? La soluzione può venir proprio da un settore ritenuto nell’immaginario intoccabile: quello del Luxury Travel. Come?

Stando, infatti, ai risultati del recente report «Shaping the Future of Luxury Travel», realizzato dall’Istituto Tourism Economics (parte di Oxford Economics Group) e Amadeus Travel Intelligence, proprio il turismo internazionale nel comparto del lusso è cresciuto in maniera superiore al resto del settore, registrando un +4,5% rispetto al 4,2% delle altre tipologie di viaggio. E sia chiaro: ciò non vale solo per ricchi sceicchi arabi o imprenditori multimiliardari. Il fenomeno è globale.

La spiegazione? Semplice.

Sempre di più oggi il vero desiderio del consumatore sta nel vivere una Customer Experience memorabile. E questa, come teorizzato al meglio da Brian Solis nel suo bestseller «X: The Experience When Business Meets Design», passa per acquistare, esser disposti a spendere anche un po’ di più pur di aggiudicarsi non tanto «prodotti», brand, oggetti anche di lusso in senso tradizionale, bensì «esperienze» così da sogno che siano – esse sì – quel lusso che finalmente osiamo concederci per rompere la routine della nostra frenetica vita fatta solo di obblighi e doveri.

«Experience is The New Brand. Experiences are The New Branding. Future is Experience», sentenzia Solis. In un tweet: «Se non sei un’Esperienza, non sei un Brand».

Del resto, anche Divia Thani, Editor-In-Chief di Condé Nast Traveller Magazine ha recentemente dichiarato: «Il nuovo lusso non è acquistare una borsa di marca, ma nuotare con i delfini, scalare le montagne, visitare luoghi lontani».

   In quest’ottica, il report ha rivisitato anche la cosiddetta «piramide dei bisogni» di Maslow, identificando le Luxury Traveller Tribes: la prossima generazione dei viaggiatori di lusso, da comprendere quanto prima, da parte degli operatori del mondo dei viaggi, al fine di realizzare prodotti e servizi su misura rispetto alle loro attese.

Si tratta, infatti, di una tendenza che, lungi dallo scemare, andrà semmai crescendo nei prossimi anni. Se già adesso le prenotazioni di alberghi di alta classe si mostrano cresciute del 7% fra il 2014 e il 2015 a livello mondiale, lo studio mostra una crescita stabile del 2,8% annuo dei viaggi tramite jet privato nell’Europa Occidentale: grazie non solo ai detentori di patrimoni ultramilionari, ma anche di piccoli gruppi organizzati. Un trend positivo che vale anche per l’Italia.

«Nei prossimi dieci anni il tasso di crescita dei viaggi di lusso oltreconfine si prospetta intorno al 6,2%, quasi di un terzo superiore al resto del mondo dei viaggi (4,8%), sintomo della progressiva polarizzazione del mondo dei viaggi», ha commentato Francesca Benati, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amadeus Italia. «I viaggi di lunga tratta supereranno quelli fra Paesi di confine nel 2025». E attenzione: proprio grazie alle classi medie, sempre più pronte a investire in viaggi di lungo raggio verso nuove destinazioni, il Luxury Travel continuerà a espandersi con un +4% dal 2015 al 2022 nell’ambito delle prenotazioni alberghiere.

Andando a sbirciare nel dettaglio dei singoli Paesi o aree continentali, al momento emerge certo evidente la predominanza di Europa Occidentale, USA e Canada, che continuerà fino al 2025. Crescita a due cifre per la Cina, con un +12,2%, benché a un ritmo più lento. La Russia, prevista in ripresa dalla recessione degli ultimi anni, crescerà del 9%. Un po’ più di lentezza, invece, per il Brasile, fermo al 4,2% proprio per la mancanza di una classe media e la debolezza del real brasiliano rispetto alle altre valute mondiali. India al top, invece, con un impressionante dato di crescita del mercato del lusso pari al 12,8%. Nel Medio Oriente, infine, la crescita per il settore dei viaggi di lusso e dei viaggi in generale si attesterà su un tasso costante: in particolare, Kuwait, Qatar e UAE vedranno una crescita del settore del 4,4%, mentre il mercato del lusso si espanderà del 4,5%.

Aldilà di tanti numeri, due i concetti chiave da mandar a memoria per tour operator e addetti ai lavori, a partire da questo ricco report e dallo scenario globale cui rimanda:

  • Il «viaggio di lusso» non è più un lusso.
  • Non, almeno, in senso tradizionale: e in tale ottica non è per pochi, ma per un target medio, «normale», sempre più ampio. «Il concetto di Luxury Travel è soggettivo», sentenza chiaramente la ricerca già nella introduzione. «Per qualcuno può corrispondere alla crociera privata multimilionaria intorno all’Artico su uno yacht extralusso, per un altro all’avere il proprio chef cinque stelle Michelin preferito a propria completa disposizione», e via così. A far la differenza, non sono i soldi spesi per garantirsi quel viaggio, per aggiudicarsi quell’esperienza, bensì l’unicità, l’eccezionalità di quell’esperienza – la sua capacità di riconoscere l’esigenza, il bisogno, il desiderio più proprio del cliente, il «sogno» della persona che si ha dinanzi e nell’andare a realizzarlo al meglio. Nel garantire, insomma, al proprio «cliente-amico» una Customer Experiencedavvero indimenticabile: costosa, o anche no, che sia.
  • Questo «nuovo lusso» – per tutti o quasi – condividilo su social!
  • «Il nuovo lusso non è acquistare una borsa di marca, ma nuotare con i delfini, scalare le montagne, visitare luoghi lontani», diceva – si è ricordato – Divia Thani. Che continua però dicendo: «… E poi condividere le immagini sullo smartphone». Questo lusso, insomma, sarà anche a buon (o miglior) mercato, ma tanta parte della sua esclusività lo fa poter «mostrare a tutti», in tempo reale, l’eccezionalità di quanto si sta vivendo. Anche mangiare un panino, così, può divenire status symbol, farti sentir parte di una élite.

Se per il tuo «cliente-amico» organizzi un viaggio così, non dimenticare che sarà lui il primo a condividerlo su social network e social media. Dagli una mano allora! Rilancia i suoi contenuti, riposta gli scatti delle sue vacanze sui tuoi profili social, rilancia urbi et orbi le sue immagini del cuore. Amplificherai la sua visibilità e otterrai un guadagno doppio: far felice lui, che sarà lieto di veder così moltiplicata la portata del suo messaggio, e te, che ti ritroverai con l’ambassador – e cliente – più fedele che si possa… «sognare» per il proprio brand.

5 hotel di lusso sul mare amati dalle star

5 hotel di lusso sul mare amati dalle star

Da Portofino a Capri, passando per Positano e Cefalù: le mete italiane preferite dalle celeb per vacanze all’insegna dell’esclusività, rigorosamente vista mare

DI FRANCO GUALTIERI

Capri Palace

Benvenuto su Egoista, il magazine per chi ama viaggiare nel lusso. Parti con noi in giro per il mondo: i nostri esperti esplorano le destinazioni e gli alberghi più amate e ne svelano tutti i segreti, dalle attrazioni da non perdere agli angoli più nascosti, dalle tradizioni locali alle esperienze gastronomiche gourmet.… Quale sarà la tua prossima avventura?

Gli hotel più amati dalle star di Hollywood? Si trovano in Italia, sparsi tra le località di mare più iconiche della penisola, da Portofino a Capri, fino a Positano e Cefalù. Ne abbiamo selezionati cinque, che vi raccontiamo qui nel caso voleste programmare un favoloso weekend a cinque stelle, tra panorami mozzafiato, ristoranti gourmet e, naturalmente, un servizio deluxe.

 

Splendido Belmondo Hotel

Splendido Belmondo Hotel

Originariamente un monastero del XVI secolo, oggi Belmond Splendido è uno degli alberghi più iconici di Portofino, considerato l’indirizzo d’elezione per un soggiorno in puro stile Dolce Vita sulla Riviera di Levante. Qui Richard Burton ed Elizabeth Taylor sono stati ospiti abituali, e oggi immergersi nella storia e nel glamour di questo hotel cult italiano è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. In occasione della riapertura del 19 giugno, l’hotel propone un nuovo tour letterario, in barca, sulle orme dei numerosi intellettuali – da Petrarca a Montale passando per Percy Bysshe Shelley, Goethe, Lord Byron e Gabriele D’Annunzio – che nei secoli rimasero affascinati dall’ultimo tratto della costa spezzina, tanto da fargli attribuire il nome di Golfo dei Poeti. A rendere il soggiorno ancor più indimenticabile si aggiungono le raffinate specialità del ristorante La Terrazza, il centro benessere e la piscina con incantevole vista sul Mar Ligure.

 

Le Sirenuse

Ad Anacapri, il punto più alto dell’isola di Capri, da cui è possibile ammirare tutto il golfo di Napoli, sorge uno degli hotel più amati dal jet set internazionale. Stiamo parlando del Capri Palace, dove arte e ospitalità sono dolcemente assimilati, dove classico e contemporaneo si mescolano, con elegante disinvoltura, dando vita a camere dedicate ad artisti o attori celeberrimi. E non è un caso: da Jackie O fino a Sophia Loren, Audrey Hepburn e Grace Kelly, questo tempio dell’ospitalità a cinque stelle ha accolto tra le sue raffinate suite star del cinema, principesse e First Lady, e si conferma, ancora oggi, l’indirizzo must per chi cerca privacy, eleganza e unicità. Anche l’eccellenza gastronomica italiana trova ampio spazio grazie ai due ristoranti stellati, L’Olivo e Il Riccio, mentre l’attenzione al benessere si traduce nel metodo esclusivo del Prof. Francesco Canonaco che dirige la Capri Beauty Farm. Capri Palace, pronti per un weekend da sogno?

Le Sirenuse

 

Da quando la famiglia Sersale nel 1951 decise di trasformare la casa al mare in un piccolo albergo di charme, questo hotel affacciato sulla baia di Positano ha conquistato il cuore di tutti, star di Hollywood comprese. Proprio qui, infatti, Reese Witherspoon e Jim Toth scelsero di passare la luna di miele, ma anche Sienna Miller e Anne Hathaway hanno alloggiato qui. Dopotutto, il fascino de Le Sirenuse è innegabile: dalla vista spettacolare sul mare agli arredi classici, tra soffitti a volta e i pavimenti di mattonelle di Vietri fatte a mano, fino alle cene romantiche del ristorante La Sponda, illuminato ogni sera da 400 candele, tutto qui è rifinito nei minimi dettagli. In occasione della riapertura del 2 luglio, inoltre, il bar dell’hotel, ribattezzato Don’t Worry in omaggio al neon dell’artista Martin Creed, si trasforma nel nuovo hot spot che si aggiunge all’Aldo’s Cocktail Bar & Seafood Grill, inaugurato lo scorso anno, e all’elegante ritrovo per l’aperitivo Franco’s Bar.

 

La Masseria San Domenico

È la Masseria per antonomasia, quella che ha coniato nell’immaginario collettivo l’idea del resort di campagna in Puglia che oggi tutto il mondo mondo ci invidia. Stiamo parlando della Masseria San Domenico, l’esclusivo hotel 5 stelle che dal 1996 accoglie i suoi ospiti tra ettari di uliveti secolari, in una maestosa torre di avvistamento del XV secolo incastonata tra le coste rocciose del mar Adriatico e i pendii sinuosi della Valle d’Itria. In questa oasi di pace fatta di colline verdi, muretti a secco di pietra calcarea, vigneti e sentieri di campagna hanno trovato rifugio anche attori del calibro di Sean Connery e Harvey Keitel. Non c’è da stupirsi: grazie alla dependance San Domenico a Mare è possibile dormire “pied dans l’eau”, per poi lasciarsi tentare dalle ricette della tradizione marinara locale proposte dal ristorante La Nassa, godere dei favolosi trattamenti di talassoterapia o concedersi una partita nel campo da golf a 18 buche, tutte vista mare.