1, Set, 2023 | Uncategorized
DI GIUSEPPE DE PIETRO
Il rinomato Chef internazionale Tino Vettorello, che ha già conquistato le star di tutto il mondo con la sua cucina dai sapori unici e raffinati, anche quest’anno sarà presente alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con il suo ristorante, posizionato presso la Terrazza Biennale proprio davanti al Red Carpet.
Maestro della cucina d’autore italiana, lo Chef Tino Vettorello nel corso degli anni ha conquistato il palato di artisti e sportivi di tutto il mondo. E anche quest’anno delizierà attori, registi, produttori – ma anche i giornalisti e il pubblico della Mostra – con i sapori e le contaminazioni di un menù ricercato, offrendo un’esperienza gustativa e sensoriale unica ed esaltante durante le giornate del Festival.
Tino Vettorello sceglie per le sue creazioni prodotti di altissimo livello, per dare vita a ricette sofisticate ed uniche. Fondamentale nella cucina dello Chef è l’attenzione e l’utilizzo dei migliori prodotti DOP e IGP provenienti dalla sua terra di origine: il Veneto, territorio che esporta in Italia e nel mondo le eccellenze del Made in Italy, che attraverso la sua creatività diventano protagoniste di un viaggio emozionale.
Come Vettorello stesso afferma: “Compito dello chef è esaltare le materie prime, che devono essere rigorosamente grandi, ovvero di prima qualità, per emozionare chi le degusterà. L’arte di emozionare passa anche attraverso l’estetica: il piatto è un contenitore su cui noi creiamo un disegno”.
Da alcuni anni Vettorello è il responsabile della ristorazione di grandi eventi internazionali, curando l’intera gestione dei servizi in location esterne. Dal Festival del Cinema di Venezia ai Giochi Olimpici invernali che si sono svolti a Sochi nel 2014, l’intera offerta gastronomica è firmata Tino Chef. Un’attività che pone sfide importanti ma che arreca altrettanto grandi soddisfazioni.
In questi contesti, Tino crea le sue interpretazioni personali della cucina veneta, con divagazioni che si ispirano all’evento, o ai suoi personaggi. Il caso più recente è il “Rombo alla Clooney”, un piatto che ha dedicato all’attore, ospite del Festival del Cinema di Venezia. Cucinare per gli sportivi, invece, invita ancora di più ad una cucina salutistica, pulita e semplice, dove la qualità degli alimenti fa la differenza.
James Franco, George Clooney, Michelle Pfeiffer, Michael Caine, sono solo alcuni dei nomi internazionali che hanno voluto assaporare le creazioni gastronomiche dello Chef, a cui si aggiungono anche tanti nomi dello star system italiano, come Monica Bellucci, Valeria Golino, Carlo Verdone, Maria Grazia Cucinotta, Vasco Rossi.
A questo link è possibile scaricare le foto dello Chef Vettorello:
https://www.dropbox.com/sh/ajwpwb1gbtii3p1/AABZK3q1jWgqqOCGoTjXCUQ_a?dl=0
Tino Vettorello
La carriera dello Chef Tino Vettorello è iniziata a Treviso, con la direzione di alcuni importati ristoranti e l’apertura del suo Al Traghetto a cui è seguita, con il supporto dell’Università Cà Foscari, quella di Veniceat, un network di ristoranti-caffetterie ecosostenibili dislocate nella città di Venezia. È, inoltre, Chef del Ristorante Villa Tre Panoce di Conegliano Veneto. Da dieci anni, Vettorello si occupa con successo della realizzazione e della gestione di raffinati progetti di ristorazione, come quello per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, per le Olimpiadi Invernali di Sochi, per i Mondiali di nuoto di Roma, per citarne alcuni. “Tra tutte, l’esperienza che ricordo con più emozione e sentimento è la cena che ho avuto l’onore di preparare per il Santo Padre Benedetto XVI”, ha commentato lo Chef.
2, Nov, 2022 | Auto, Motori
di Roberto Luongo
C’è un’azienda a San Cesario sul Panaro, di cui conoscerete certo il nome, è la Pagani, l’azienda nata dal sogno di un uomo nato in Argentina, ma con l’Italia dei suoi avi nel sangue e che un bel giorno ha deciso che avrebbe costruito automobili da sogno – e che lo avrebbe fatto in Italia.
La nascita della casa automobilistica coincide con quella di Horacio Pagani, argentino di origini italiane (il nonno paterno era piemontese) che nel 1982 prende la via di ritorno, direzione Modena, su consiglio dell’idolo di gioventù Juan Manuel Fangio. La gavetta passa per l’assunzione alla Lamborghini con qualifica di operaio metalmeccanico di terzo livello, l’affinamento delle proprie competenze per il lavoro nei team di progettazione della Countach Anniversary, della Diablo e della mai nata erede della Jalpa, rimasta alla sigla P140: prima come dipendente e poi come collaboratore esterno, dopo avere fondato nel 1988 la Pagani Composite Research.
Verso la fine degli anni ottanta, Pagani fa circolare i primi disegni di una granturismo, che vorrebbe chiamare Fangio F1 (il nome interno è C8): nel 1992 il primo prototipo è pronto, e i buoni uffici della leggenda Fangio presso la Mercedes assicurano a Pagani la fornitura di motori AMG. Nel 1995 il cinque volte iridato Juan Manuel Fangio muore, e Pagani per rispetto cambia il nome alla propria vettura, che ancora deve essere presentata: diventa così Zonda, un vento delle Ande secco e polveroso, simile al foehn delle nostre Alpi. La Zonda vede la luce al Salone di Ginevra del 1999: le linee ricordano le Gruppo C della stessa AMG; il motore è un 6.0 V12 che, nel 2000, con la versione S, diventa prima un 7.0 e poi un 7.3, con 558 CV di potenza. Le varie evoluzioni della Zonda portano a una potenza massima di 650 CV, e alla costruzione in circa 80 esemplari con carrozzeria coupé o roadster. La sua erede, la Huayra, è il modello che traghetta la casa modenese fino ai giorni nostri.
Trattasi di auto per veri e propri intenditori, anche se, essere intenditori della Pagani auto, non basta per possederne una: stiamo parlando di un marchio a dir poco prestigioso del panorama automotive mondiale. La Pagani fa infatti rima con super car: la sua fortuna la si deve al suo fondatore Horacio. Inoltre, va detto, l’avere avuto i natali in territorio modenese ha aiutato l’azienda a diventare il simbolo, il mito, che è oggi. E pensare che il “papà” della Pagani nasce in Argentina e solo in un secondo tempo arriva in Italia, e – appunto – a Modena.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire qualche cosa di più di questa casa automobilistica italiana Siamo negli anni ’90 – dunque quasi “ieri” – quando Horacio Pagani, argentino di origini italiane ma trapiantato in territorio modenese, fonda la Pagani Automobili, una Casa automobilistica il cui core business sono le supercar di lusso. L’indirizzo è San Cesario sul Pagano, naturalmente in provincia di Modena, culla di tanto genio nel settore della meccanica. Ma prima di entrare nel merito della Pagani, un cenno alla biografia di Horacio Pagani, suo fondatore nonché proprietario, è d’obbligo. Non si può infatti prescindere dalla sua storia, per raccontare quella della Pagani.
Horacio Pagani nasce nel 1955 in Argentina, nei pressi di Santa Fe, e lì trascorre la sua infanzia: è figlio di un immigrato italiano di origini lombarde. Come è giusto che sia quando si parla di personaggi della sua taratura, appare quasi superfluo raccontare che fin da subito il piccolo Pagani dimostra il suo amore innato per tutto quanto ha un motore, in primis auto e moto.
Nel 1982 arriva in Italia e infatti, ancor prima della maggiore età, Horacio si cimenta in una prima avventura imprenditoriale. Da quel momento non smetterà mai di dedicarsi al mondo automobilistico: in particolare, impara a lavorare la fibra di vetro e per questo motivo viene notato dalla Renault: in poco tempo è nel team. Un’esperienza importante, che gli lascia una bella eredità: Horacio è in grado di progettare e realizzare auto leggere.
A Modena ci arriva perchè a un certo punto conosce Guido Alfieri, all’epoca ingegnere capo della Lamborghini. E infatti, dopo Renault, la carriera di Pagani prosegue proprio in Lamborghini. Un marchio certamente prestigioso, che però non dà a Pagani la soddisfazione ricercata: le mansioni non sono quelle che si aspetta. Decide quindi di lasciare Lamborghini per aprire un’attività tutta sua.
Naturalmente muove piccoli ma decisivi passi: prima si fa strada sul territorio, al servizio dei locali, per poi aprirsi al mondo e diventare la casa automobilistica nota a tutti. Pagani e “la” Pagani puntano principalmente sui materiali leggeri: l’argentino sa che alleggerire il peso dell’auto è il primo passo verso il successo. In modo particolare, Pagani è innamorato della fibra di carbonio. Questo amore gli costa: è ancora in Lamborghini quando decide di fare un investimento che lo farà svoltare.
Per acquistare l’attrezzatura idonea a lavorare la fibra di carbonio, deve mettere una sorta di ipoteca sulla propria casa. I frutti dell’investimento non tardano ad arrivare: alla fine degli anni Ottanta, dalla collaborazione tra Pagani e Lamborghini nasce la Countach.
E’ il 1988 quando Pagani inizia a lavora al cosiddetto Progetto C8, ossia la realizzazione di una auto interamente in fibra di carbonio e la Pagani vede la luce. Ma la Lamborghini non è più la “vecchia” Lamborghini, nel frattempo è diventata proprietà della Chrysler. La quale, del progetto C8, non è convinta. Horacio decide quindi di fondare la Pagani Automobili SpA e di lasciare la Lamborghini, per dare spazio al suo progetto.
E’ il 1993 quando nasce il primo prototipo interamente in fibra di carbonio. Nel 1999, a Ginevra, in occasione del Salone dell’Auto, ha luogo il debutto della prima auto in fibra di carbonio firmata Pagani: si tratta della Zonda C12. A tal proposito, va detta una curiosità: la Zonda C12 non avrebbe dovuto chiamarsi così, ma furono gli eventi dell’epoca a far cambiare il nome inizialmente prescelto.
Sebbene le automobili siano state forse il primo e il più grande amore per Horacio Pagani, ciò non gli ha impedito di sposarsi con Cristina e di mettere su famiglia, Frutto del matrimonio sono infatti due figli, Leonardo Ezequiel e Christopher. Quella di Pagani è un’impresa che inorgoglisce l’Italia, tanto che nel 2018 li è stata conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Ingegneria del Veicolo dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
La Pagani è infatti una sorta di punto di riferimento, un mito, qualcosa da premiare e da far visitare. Infatti, negli anni ha fatto parecchi proseliti, tanto che a San Cesario sul Panaro sempre in territorio modenese e precisamente in via dell’Industria ha luogo da circa un paio di anni – il Museo Horacio Pagani che ospita le sue creazioni.
Il museo può essere visitato quotidianamente secondo orari prestabiliti: ci si può andare liberamente o, ancora meglio, per accrescere la propria esperienza, si può prenotare insieme alla visita della fabbrica. Naturalmente visitando l’esposizione si possono ripercorre tutti i punti salienti della carriera di Horacio, perchè sono esposti tutti i veicoli che hanno fatto la storia della sua carriera e, quindi, la storia della Pagani.
20, Ott, 2022 | LifeStyle, Turismo
Le isole di proprietà più belle delle celebrità nel mondo
dI Marcela De Pietro (corrispondente da Buenos Aires)
Anche tu sogni una vacanza sull’isola? Egoista Magazine ti farà conoscere alcune delle più belle isole di celebrità di proprietà privata nel mondo!
Le vacanze in barca a vela sono favolose. Non c’è sensazione migliore che arrivare in un’isola pittoresca con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline dopo una lunga giornata di navigazione.
Non c’è niente di peggio, però, che scoprire di non essere l’unico ad aver trovato quest’isola, e poi lottare per un metro quadrato di spazio sulla spiaggia.
A volte, invece di combattere la folla e i prezzi di alta stagione, vorremmo avere 10 milioni di riserva per acquistare la nostra isola esclusiva in cui ritirarci. Alcune delle più belle isole di celebrità nel mondo.
E questo è esattamente ciò che fanno i ricchi. Le celebrità possono andare in vacanza nelle destinazioni in barca a vela più romantiche del mondo, ma possono anche semplicemente acquistare il posto se lo desiderano.
Ti facciamo conoscere alcune delle più belle isole delle celebrità di proprietà privata.
Johnny Depp — Little Halls Pond Cay, Bahamas
Si dice che Jonny Depp si sia innamorato di questa splendida piccola isola delle Bahamas dopo aver girato sul posto per Pirati dei Caraibi. Secondo Forbes, Depp ha pagato ben 3,6 milioni di dollari per Little Halls Pond Cay. Ha chiamato due delle sue sei spiagge “Gonzo” e “Brando” in onore dei suoi mentori, Hunter S. Thompson e Marlon Brando. Chiama gli altri come i membri della sua famiglia. Dopo aver sposato la sua compagna, Amber Heard, nel febbraio di quest’anno, la coppia ha organizzato una sontuosa festa di matrimonio sull’isola. Depp ha parlato a Vanity Fair di questo piccolo angolo di paradiso, dicendo: “Non credo di aver mai visto un posto così puro e bello. Puoi sentire la tua frequenza cardiaca diminuire di circa 20 battiti. È una libertà istantanea”.
Pamela Anderson — Isola al largo della costa di Dubai
La maggior parte degli uomini acquista fiori quando sta cercando di riconquistare la propria donna, ma Tommy Lee ha ritenuto che l’acquisto di un’isola privata per la sua ex moglie Pamela Anderson avrebbe funzionato. Così, Anderson ha ricevuto in dono una bellissima isola al largo della costa di Dubai. Inizialmente, intendeva trasformare l’isola in un resort con un hotel ecologico, ma da allora non sono stati fatti progressi né si è parlato dell’argomento. Forse ha intenzione di tenere le spiagge tutte per sé – e non la biasimiamo!

Larry Ellison — Lanai, Hawaii
Con una ricchezza stimata di $ 46 miliardi, l’acquisto di un’isola alle Hawaii per $ 300 milioni non deve essere un gran schiaffo sul conto bancario. Ellison ha acquistato una quota del 97% di quest’isola di 140 metri quadrati dal miliardario David Murdock. Quando Ellison acquistò Lanai, rilevò quasi tutto, comprese le piccole attività locali – ristoranti, negozi di alimentari e gallerie d’arte – e alcune delle attività più grandi, tra cui due dei Four Seasons Hotels, due campi da golf, la piscina comunitaria, e un terzo delle abitazioni dell’isola. Lanai è la sesta isola più grande delle Hawaii, ma la sua popolazione è di soli 3.200 abitanti.
Shakira — Bonds Cay, Bahamas
Shakira ha deciso di acquistare questa splendida isola nel nord delle Bahamas con Roger Waters dei Pink Floyd e il cantante spagnolo Alejandro Sanz. Il Duo ha acquistato quest’isola da 16 milioni di dollari nel 2011, con l’intenzione di trasformarla in una destinazione di vacanza di lusso ecologica, a emissioni zero, progettata come una via di fuga per artisti di tutto il mondo. Bonds Cay si trova a poco più di 120 miglia al largo della costa della Florida e vanta 700 splendidi acri. Ha cinque spiagge, molte baie private, gallerie d’arte, hotel di lusso e tre laghi salati.
Leonardo Dicaprio — Blackadore Caye, Belize
Leonardo Dicaprio acquistò questa splendida isola nel Mar dei Caraibi nel 2005 per un fantastico $ 1,75 milioni. Blackadore Cay è grande 42 ettari e si trova proprio accanto alla bellissima barriera corallina al largo della costa del Belize. Essendo l’ambientalista che è (l’anno scorso ha donato 15 milioni di dollari a enti di beneficenza ambientali), Dicaprio ha in programma di trasformare quest’isola in un eco-resort, la cui apertura al pubblico è prevista per il 2018. Ha in programma di costruire un green hotel, una barriera corallina artificiale e migliorare l’habitat naturale dell’isola. Fortunati noi!
Eddie Murphy — Rooster Cay, Bahamas
Nessun novizio nel settore dell’isola privata, Rooster Cay è stato il secondo acquisto di Murphy. In precedenza possedeva un’altra isola delle Bahamas chiamata Pearl Cay, che era situata proprio accanto a Paradise Island. Dopo aver venduto Pearl Cay nel 2007, ha acquisito l’adorabile Rooster Cay, che secondo quanto riferito è costata $ 15 milioni. Con sei ettari di bellezza naturale incontaminata, Rooster Cay si trova proprio accanto a Nassau.
David Copperfield — Musha CayRicky Martin — Isola ad Angra dos Reis, Brasile
Le isole delle celebrità di Ricky Martin
Nel 2008, la pop star latina ha acquistato quest’isola per la sua famiglia per 8 milioni di dollari. L’isola privata di Martin si trova al largo della costa del Brasile, vicino all’elegante regione turistica delle isole Angra dos Reis. Si dice che questa dispersione di isole sia tra le più panoramiche dell’emisfero australe.
Richard Branson — Isola di Nekker, Isole Vergini britanniche
Il proprietario di Virgin e il magnate degli affari del Regno Unito hanno acquistato Nekker Island nel 1979 per un misero $ 180.000. Fino a quel momento, l’isola di Nekker era disabitata. Sin dal suo acquisto, ha ospitato ospiti come la Principessa Diana, Tony Blair e Nelson Mandela. Branson ha sviluppato l’isola privata con un tema balinese e può ospitare fino a 28 ospiti con spazio per yacht di lusso per l’ancoraggio al largo. Se non sei della stessa statura di questi ospiti famosi, tuttavia, affittare uno spazio su quest’isola ti costerà $ 15.000 al giorno. Branson afferma che i suoi ricordi più preziosi riguardano il tempo trascorso con la famiglia e gli amici a godersi le bellissime spiagge e la barriera corallina dell’isola di Nekker.
Continua a sognare, amici. Questo è tutto ciò che possiamo fare, giusto? Sbagliato! Possiamo noleggiare un motoscafo e salpare verso isole meravigliose in tutto il mondo! Trascorri l’inverno in un luogo caldo e noleggia uno yacht nelle migliori destinazioni di navigazione invernale del mondo.
16, Ott, 2021 | LifeStyle
di Roberto Luongo

Roma 04/02/2015 Terme di Caracalla – Casa Alberto Sordi. Foto Pasquale Carbone / GMT
Ville con giardino, appartamenti e attici di lusso. Sempre più vip nostrani scelgono la città eterna come dimora fissa.
Lo sapevate che a Los Angeles esistono dei veri e propri tour panoramici per vedere dove vivono le star di Hollywood? Attraversare le strade di Beverly Hills e Bel-Air, comodamente seduti a bordo di minibus scoperti, per ammirare (da lontano) le case dei vip, celebrità del calibro di Jennifer Lopez, Orlando Bloom, Richard Gere, Katy Perry e molti altri ancora.
Nel Belpaese non esisteranno tour del genere, ma anche i protagonisti dei tabloid nostrani, vivono in ville di lusso e quartieri “in”.
Le città più gettonate sono sicuramente a Roma, città eterna e sede degli studi televisivi di Cinecittà, e Milano, da sempre capitale mondiale della moda e del design.
Siete curiosi di sapere dove abitano i vip di Roma? Ville da sogno e attici moderni, tra Colosseo e Pantheon, piazze storiche e palazzi settecenteschi.
Ecco il nostro tour attraverso le case più belle di celebrities, calciatori e volti della tv italiani.
Case vip Olgiata: un enorme parco chiuso nella periferia di Roma
Tanti sono i vip che hanno deciso di traslocare nel quartiere Olgiata: un quartiere immerso nel verde e con locali esclusivi.
Olgiata è uno dei quartieri residenziali più esclusivi di Roma. Nella periferia a nord della capitale, ville a schiera, appartamenti su due piani e attici di lusso immersi nel verde.
Al contrario di quanto si possa pensare, oltre a parchi e aria pulita, la zona offre una vasta offerta di attività che tutti i vip amano, tra lounge bar e golf club riservati ai soli soci. Quali sono le case dei vip all’Olgiata? La maggior parte delle ville di lusso appartengono a calciatori: ne troviamo ben 12, che giocano per lo più nella Lazio.
Tanti imprenditori scelgono di vivere in questo quartiere, come ad esempio Benetton e Angelucci.
Una delle case più belle dei vip? Quella del cantante napoletano Gigi D’alessio. Una villa strepitosa su tre piani, soprannominata Amorilandia: all’esterno un enorme parco e una piscina con scivoli e vasche idromassaggio, mentre l’interno è caratterizzato da ampie vetrate e una predominanza del colore bianco.
Case dei vip italiani: Parioli e Flaminio i quartieri più “in”
Il Lungotevere è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Proprio perquesto molti vip risiedono nei suoi dintorni.
Quello dei Monti Parioli è; identificato come il quartiere chic di Roma per eccellenza. Ha sempre ospitato una popolazione di ceto alto, e lo si nota subito dalle lussuose abitazioni con splendidi giardini. Anche la vita notturna è molto movimentata, essendo una zona universitaria.
Quali sono i vip che vivono ai Parioli? Elisa Isoardi, conduttrice televisiva e ormai ex compagna del politico Matteo Salvini, nel suo elegante attico con terrazza, oltre che Luca Cordero di Montezemolo e Massimo Giletti.
Dove abita Paolo Bonolis a Roma? Presso il Lungo Tevere Flaminio. La villa di Paolo Bonolis, dove vive con la moglie Sonia Bruganelli e i loro 5 figli, è una delle case dei vip di lusso più spettacolari. Nella stessa zona vivono Fiorello e Amadeus.
È in zona Flaminio anche la casa di Alessia Marcuzzi, un appartamento molto glamour e vivace, come il carattere della presentatrice. La casa è molto grande e gli spazi ampi sono l’ideale per ospitare la famiglia allargata della vip.
Dove abitano i vip di Roma: Rione Prati e Piazza di Spagna
Che ne direste di vivere in un appartamento di lusso con vista su Piazza di Spagna? Molti vip italiani hanno proprio questa fortuna.
In Via Cola di Rienzo, una delle principali vie commerciali della capitale, si trova la casa di Antonella Clerici, mentre nella bellissima Piazza di Spagna, si trova la casa dello stilista Valentino, anche quartiere generale e sede della direzione creativa della omonima casa di moda.
Attici di lusso: grattacieli immersi nel verde all’Eur
Il primo grattacielo realizzato a Roma è l’Eurosky Tower. Qui, nell’agio e nel lusso sfrenato, risiedono vip, calciatori e imprenditori italiani.
L’Eur è sicuramente uno dei quartieri più belli di Roma Sud. Dove abita Totti? In un super-attico all’interno dello Eurosky Tower, il primo grattacielo realizzato nella Capitale, alto 120 metri e con 27 piani di altezza.
Il “Pupone” vive assieme alla bellissima moglie Ilary Blasi e i loro 3 figli, e condivide il “palazzo” con altri vip e imprenditori romani. La casa è principesca e all’avanguardia, tutto è automatizzato e gestibile in modalità touch, oltre che ecosostenibile: è infatti servita da pannelli fotovoltaici e da una tecnologia che permette di riutilizzare l’acqua piovana per l’innaffiamento delle fioriere.
I vip che vivono a Roma non si fanno mancare nulla: dispongono di giardini pensili, un parco a 100 metri di altezza, un’area fitness e spa, oltre che una sala cinema con megaschermo e poltrone reclinabili.