LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR 2018

LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR 2018

di Giuseppe De Pietro

Tornano i cavalli stellari al Csi cinque stelle del Global Champions Tour allo Stadio dei Marmi Pietro Mennea di Roma. Uno straordinario spettacolo  di cui saranno protagonisti i più titolati campioni del salto ostacoli.

Gli undici medaglie olimpiche per la 4° edizione del Longines Global Champions Tour Roma saranno presenti in questi giorni. Dati alla mano,  sono 3 i campioni olimpici in gara al Foro Italico: accanto ai britannici Scott Brash e Ben Maher, legati dallo storico oro a squadre conquistato proprio in casa (Londra 2012), c’è il tre volte “gold” Ludger Beerbaum. Il fuoriclasse tedesco è salito sul gradino più alto del podio in occasione di due edizioni dei Giochi (oro individuale Barcellona 1992, oro a squadre Seoul 1988 e Sydney 2000).

Un argento individuale e uno a squadre, seguono lo svedese Rolf Goran Bengtsson (medaglia a squadre Atene 2004, individuale Pechino 2008) ed il connazionale Peder Fredericson (medaglia a squadre Atene 2004, individuale Rio de Janeiro 2016). Due, ma di bronzo, sono anche le medaglie del tedesco Christian Ahlmann (Atene 2004 e Rio de Janeiro 2016), entrambe a squadre. Detentori di un argento “team”, sono l’olandese Jur Vrieling (Londra 2012), il britannico Michael Whitaker (Los Angeles 1984) e l’olandese Marc Houtzager (Londra 2012). L’elvetico Pius Schwizer (Pechino 2008) ed il tedesco Daniel Deusser (Rio de Janeiro 2016), invece, vantano un bronzo a squadre ciascuno.

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Gli atleti che detengono un titolo iridato a squadre: Ludger Beerbaum (Jerez de la Frontera 2002 e Aachen 2006), l’olandese Jur Vrieling (Caen 2014) e il francese Roger Yves Bost (Stoccolma 1990).

Ci saranno anche Christian Ahlmann (bronzo a squadre Aachen 2006), Simon Delestre (argento a squadre Caen 2014) e Michael Whitaker (bronzo a squadre Stoccolma 1990).

A livello europeo, per citare solo il metallo più prezioso a titolo individuale, sono 5 i protagonisti continentali iscritti alla tappa capitolina del circuito: il campione in carica Peder Fredericson (Goteborg 2017), Roger Yves Bost (Herning 2013), Rolf Goran Bengtsson (Madrid 2011), Christian Ahlmann (Donaueschingen 2003) e Ludger Beerbaum (Mannheim 1997 e Arnhem 2001).

Ci saranno i 5 cavalieri che risultano nella top ten Longines FEI Ranking (graduatoria mondiale): il numero 1 Harrie Smolders, Peder Fredericson (2°), Daniel Deusser (6°), Henrik Von Eckermann (7°) e Ben Maher (8°). Otto, invece, gli atleti che classificati tra i migliori 10 della ranking del Longines Global Champions Tour: Ben Maher (1°), Harrie Smolders (2°), Alberto Zorzi (3°), Daniel Deusser (4°), Edwina Tops-Alexander (6°), Christian Ahlmann (7°), Scott Brash (9°).

I più agguerriti saranno certamente Harrie Smolders, numero 1 al mondo e 2° nella classifica LGCT, e Ben Maher, 8° nella classifica mondiale, ma leader a livello ‘Global’. Il cavaliere britannico arriva a Roma ‘on a mission’, determinato ad aumentare il suo distacco dal collega olandese tanto da garantirsi il titolo 2018 con una tappa di anticipo sulla finale di Doha. Smolders e Maher dovranno comunque guardarsi le spalle dalla concorrenza di un azzurro pericoloso, Alberto Zorzi, terzo nella ranking LGCT. In cerca di una rimonta sul filo del rasoio è il tedesco Daniel Deusser, 6° migliore al mondo, ma 4° per quello che riguarda la classifica del circuito. In cerca del suo primo successo in un evento del circuito è invece lo svedese Peder Fredricson, 2° nella ranking mondiale, mentre cercherà di tornare sul podio il suo connazionale Henrik Von Eckermann che si impose già a L’Estoril nel 2013 con Gotha FRH.

Tra i pretendenti al trono di Roma non si possono certo sottovalutare l’australiana Edwina Tops-Alexander ed il britannico Scott Brash, entrambe già 2 volte vincitori del campionato targato ‘Global’ (2011 e 2012 per la Tops-Alexander e 2013 e 2014 per Brash).

Sono tutti decisi a non mollare quando mancano due tappe (Roma e Doha) prima dell’assegnazione del titolo 2018.

Primo fra tutti, l’inglese Ben Maher, capolista della graduatoria. “Ci siamo, ma tutto può cambiare”, ha dichiarato Maher. “A Valkenswaard (la tappa precedente, ndr) non è andata molto bene, ma i miei cavalli hanno potuto godere di un periodo di riposo prima di Roma. Il mio obiettivo è quello di prendere qualche punto in più”. Il programma di Ben Maher è chiaro: distaccare ulteriormente l’olandese Harrie Smolders (secondo nella ranking LGCT) e il nostro Alberto Zorzi (terzo), fino ad assicurarsi la vittoria del circuito allo Stadio dei Marmi.