Beni di lusso: pubblicità e esperienza digitale

di Giuseppe De Pietro

“Egoista Web Magazine” è il recente rapporto che esamina la spesa pubblicitaria del lusso nei 18 mercati principali di questo settore. Secondo la recente analisti di questi ultimi anni, la spesa pubblicitaria del lusso crescerà del 3% nel 2024, un andamento in salita rispetto all’1,9% registrato lo scorso anno. Una crescita che sarà agevolata dalla ripresa in Asia e nell’Europa Orientale dopo le difficoltà verificatesi nel 2021. Il rapporto prende in considerazione diverse categorie come il luxury automotive, fragranze e bellezza, fashion e accessori, orologi e gioielli. Gli inserzionisti del lusso investiranno un totale di 10,9 miliardi di dollari nel complesso dei maggiori 18 mercati, si tratta di un valore in crescita se paragonato ai 10,6 miliardi spesi lo scorso anno. La crescita nella pubblicità del lusso è comunque rallentata, dal +2,9% del 2021 al +1,9% del 2022, rallentamento determinato dalla reazione degli inserzionisti in relazione alla stasi dei mercati Bric, ai conflitti locali e al terrorismo, registrando una contrazione dell’1,4% in Asia e di un importante 20,3% nell’Europa dell’Est dovuto alla crisi petrolifera e alla svalutazione del Rublo, mentre il totale mondiale si è mantenuto saldo grazie alla crescita registrata in Nord America, + 3,6% e in Europa Occidentale, +4,7%. In base alle previsioni di xxxxxxx sarà interessata da un aumento del 2,9%, mentre il declino degli investimenti nell’Europa dell’Est si fermerà al -2,8%. L’America del Nord continuerà a crescere con un tasso del 3,9%, mentre risulta diversa la situazione in Europa Occidentale dove si registrerà una crescita relativa, solo dell’1,7%. Nel totale dei 18 mercati, sempre per il 2023, si stima che gli investimenti pubblicitari del lusso cresceranno del 3%. La spesa pubblicitaria del lusso cresce meno rapidamente di quella pubblicitaria nel suo insieme: in tutti i mercati analizzati il luxury advertising è cresciuto del 2,9% nel 2024, rispetto al 5,6% dell’adv nel suo insieme e dell’1,9% nel 2015 rispetto al 4,1% della pubblicità totale. Gli analisti si aspettano che questo trend, caratterizzato da minori performance, continuerà nel 2024 e gli investimenti pubblicitari del lusso cresceranno del 3% rispetto al 4,5% previsto per le altre categorie merceologiche. Per quanto riguarda i media sui quali saranno distribuiti gli investimenti, il digital advertising è quello che contribuisce maggiormente e con più forza alla crescita pubblicitaria del lusso aumentando in maniera stabile con tassi a doppia cifra. Dalle previsioni ci si aspetta che gli investimenti pubblicitari digitali da parte degli inserzionisti del lusso cresceranno di 837 milioni di dollari fra il 2020 e il 2021. In questo periodo, televisione, radio e cinema cresceranno nel loro insieme per un totale di 26 milioni di dollari. In diminuzione l’affissione e la stampa, che perderanno rispettivamente 10 e 150 milioni di dollari. Nel 2024 la stampa peserà per un 28,6% sulla spesa pubblicitaria complessiva del lusso, in diminuzione dal 31,9% del 2025. Anche la quota di mercato della TV diminuirà nello stesso periodo, passando dal 32,7% del 2015 al 30,7% del 2017. La quota di mercato del digital crescerà dal 26,3% del 2015 al 32,1% del 2017, quando supererà la TV e la stampa per diventare il singolo più importante mezzo di comunicazione per il lusso.
Il digitale sarà un fattore molto importante per i brand di moda, soprattutto nei prossimi cinque anni, lo sottolinea la ricerca. Secondo questo studio la previsione della crescita del mercato del lusso nel periodo 2023-2027, nonostante volumi d’affari ridotti, attribuisce al digitale circa il 40% del totale valutando come l’evoluzione dell’esperienza di acquisto consentirà ai clienti di interagire meglio con i propri brand di riferimento, sia presso i retail fisici, sia online, nonché alle case moda di realizzare margini più elevati a costi inferiori grazie alla possibilità di ricorrere ad una vasta gamma di fornitori. Molti brand sono già operativi nei processi d’integrazione tra il digitale e il punto vendita fisico, altri sono ancora indietro nell’implementazione dei nuovi dispositivi per migliorare l’esperienza di acquisto. Ralph Lauren, in questo ambito, è un vero pioniere della digital proficiency, ossia della capacità di integrare nella comunicazione a più livelli i vari canali disponibili. Dallo studio emerge che i clienti all’interno del punto vendita, se coinvolti a livello digitale, dimostrano una maggiore propensione alla spesa. La sfida consiste nel garantire una perfetta integrazione e interazione tra i punti vendita online e offline offrendo nuove opportunità di cross-selling, sia dai canali online che dai negozi (per esempio, un ordine può essere effettuato online, mentre la consegna o restituzione/cambio possono avvenire nel negozio fisico) sia il contrario, quando un prodotto è esaurito il cliente può ordinarlo online presso il negozio e riceverlo a casa aumentando così i tassi di conversione e di conseguenza le vendite. Burberry è un ottimo esempio di allineamento delle operazioni di vendita online e offline, in particolare, la funzione “Click & Collect’” rappresenta ben il 15% delle vendite online del marchio.

Vita di lusso, diamo valore al tempo!

Editoriale primavera

Egoista vi dice che ogni giorno abbia il suo valore e quando si parla di “vita di lusso”, deve essere molto alto. Questo è forse il miglior momento dell’anno: la primavera inizia a scansare i colori tenui dell’inverno, con tonalità accese, l’aria si mitiga pian piano, iniziano a comparire fiori e frutti di cui nei mesi più rigidi abbiamo sentito la mancanza tremendamente.

La bella stagione è alle porte e noi dobbiamo prepararci. No, tranquilli, non parliamo unicamente della temutissima prova costume! Parliamo di un “rifiorire” personale che deve passare certamente da una variazione nel nostro stile di vita, partendo dall’alimentazione fino al al fitness, ma soprattutto ci riferiamo alla mentalità che deve diventare più… arzilla.

Le belle giornate ci danno sicuramente una mano e ci invitano a trascorrere il nostro tempo libero all’aria aperta, facendo shopping nelle più eleganti vie della moda, prendendo un caffè (freddo) con gli amici in centro. Ci danno anche l’opportunità di tirar fuori dai garage le nostre auto cabriolet, con le quali potersi concedere una splendida gita fuori porta, magari visitando una località storica e affascinante, dopo aver pranzato nel più raffinato ristorante del luogo. Torna, insomma, la voglia di risvegliarci da un letargo che, a causa delle basse temperature e delle perturbazioni che fino a poche settimane fa hanno transitato sulla nostra penisola, è durato davvero troppo tempo.

È il momento di pianificare, per dare a questa stagione che va ad incominciare, come dicevamo, il giusto valore. E i nostri pensieri vanno inevitabilmente alla pianificazione delle nostre vacanze estive. Mare, montagna, città d’arte. Isole sperdute nei mari più lontani stuzzicano la nostra fantasia e ci invitano a fantasticare su di noi che sorseggiamo il nostro drink su una splendida spiaggia bianca, col vento che ci accarezza il corpo abbronzato, o su uno splendido yacht, cullati dalle onde del mare. Ma non solo. Ciascuno ha le sue preferenze: abbiamo visto nei mesi scorsi che le abitudini stanno cambiando e la vacanza classica ha un po’ perso il suo appeal. Si cerca il fiordo norvegese, il soggiorno in un glamping, la vacanza rilassante in un centro benessere, che ritempri non solo il corpo, ma anche lo spirito. Insomma, è arrivato il momento di decidere cosa fare di questa estate ormai alle porte (o quasi). Questo è il momento migliore per farlo. In molti hanno già pianificato la propria estate da mesi, ma la maggior parte delle persone vuole ancora guardarsi intorno. La scelta è ampia ma non si può dormire sugli allori perché, alla faccia della crisi di cui tanto si parla, alla vacanza rinunciano in pochi ed anche le mete che una volta erano considerate top e accessibili solo per una minima parte della popolazione, ormai grazie a finanziamenti e prestiti, accolgono bene o male tutti… Non che sia un male per il pianeta luxury che continua a mantenere intatto il proprio fascino, ma certamente si potrebbe incontrare qualche problema in più in termini di posti disponibili.

E questa primavera ce la vogliamo godere oppure no? I questo periodo vanno di gran moda le crociere di lusso che rappresentano l’idea perfetta di “stacco” dalla quotidianità e la possibilità di trascorrere un po’ di tempo in mezzo al mare, senza pensare troppo a quello che ci aspetta al ritorno. Rispetto all’inverno in cui siamo consapevoli della frugalità delle piccole fughe dalla quotidianità, tuttavia, queste primaverili non rappresentano solo un breack, ma contribuiscono in modo decisivo a prepararci a quelle che saranno le vere e proprie vacanze, quelle che si aspettano per tutto l’anno.

Insomma, la nuova stagione in arrivo ci deve invogliare a rendere unico ogni nostro giorno, più del solito. Perché il vero bene prezioso che possediamo (e non è ricaricabile) è proprio il tempo, che merita in ogni istante di essere goduto a pieno. C’è forse un lusso più grande?

Editoriale di novembre

L’egoismo è dall’altra parte di tutti, sta dalla parte del male e dalla parte dei felini. Proprio dei felini, dei quali si dice un gran bene o un gran male. Ma i felini stanno benissimo così come sono, contenti, come diceva Trilussa, di essere gatto dalla punta dei baffi alla punta della coda.

Fatto sta che l’egoista non sopporta l’invadenza di altro da sé, si pone frontalmente verso il mondo delle cose.

Ecco, il mio giaguaro egoista ad esempio che sa creare le condizioni per “sentire” di più che sta vivendo. 

Così lo splendido e avvolgente interno del Grand Hotel, il “Concetto spaziale” di Fontana, il tuo Van Cleef, persino i tuoi occhi sono lo specchio estetico nel quale mi vedo vivere nel lusso.

Questa immagine riflessa della consapevolezza di due realtà differenti. Come l’autoritratto allo specchio del Parmigianino diventa una realissimo spazio individuale, un paesaggio della qualità. Dove le cose scelte sono un complemento – oggetto valore – con assegnato un significato di oggetto e composto in uno spazio ordinato.

L’Altra casa ovvero l’Egoista è questo spazio, necessariamente eclettico, accuratamente selettivo.

Egoista Magazine è un contenitore non di esempi comportamentali o di modelli a cui aspirare, ma di reali proposte con le quali potenzialmente conformare il nostro percorso di vita. 

Il senso è tutto qui, nel disegnare un giardino delle essenze e delle forme nella leggerezza e nella presunzione di un percorso estetico.

Nell’egoista c’è una fenomenologia, una strategia diffusa sulla ricchezza e sull’accumulazione, ma come spendere la ricchezza (su come organizzare la coscienza) non esiste cultura. Non c’è cultura o progetto nel consumo. 

Viceversa questo spazio dell’intenzione, o della scelta è opposto all’intorno del consumo -lo spazio dell’imitazione -; come l’oggetto valore (complemento di qualità) è opposta al prodotto anonimo e indifferenziato della qualità.

In fondo se è vero che l’essere non coincide mai con l’avere, è anche vero che proprio l’avere, il paesaggio delle cose vissute ci contagia e ci trasforma, questo è il magazine Egoista.

Giuseppe De Pietro